Orologio Solare

Casale del Mare...

…e non chiedetemi cos’è il Tempo…

La scienza che insegna a costruire orologi solari, noti come meridiane, si chiama gnomonica: dal greco gnomon che significa indicatore: la meridiana è quindi uno strumento in grado di risalire all’ora attraverso la misura delle ombre.
 
La nascita della gnomonica si perde nella storia e nasce quando l’uomo alza gli occhi al cielo alla ricerca di riferimenti per dare un ordine alla propria vita, e accompagnerà poi l’umanità attraverso varie discipline come l’astronomia, la geometria, l’architettura e la pittura, in una equilibrata fusione di scienza e arte popolare.
 
Gli orologi solari, comunemente chiamati meridiane, a dispetto dei moderni orologi di altissima precisione, basati su campioni del tempo definiti dalla frequenza di radiazioni generate negli orologi atomici, computano un tempo regolato sul corso del Sole; e sul Sole, ancora oggi, vengono regolati i tempi della vita civile.
L’uomo per fortuna continua con rinnovato interesse ad ammirare questi strumenti ricchi di scienza e arte; il motivo sta probabilmente nel fatto che si ravvisa, nel loro stare immobile e silenzioso, una cosa viva e carica di significati acquisiti nel corso dei secoli.
Le meridiane sono tornate prepotentemente di moda perché mantengono intatto il fascino, la poesia, la potenzialità didattica e decorativa che sempre hanno caratterizzato questi strumenti. 

NOTE STORICHE

Per tutto il XVIII secolo il modo di misurare il tempo in quasi tutto il territorio italiano faceva riferimento ad un giorno di 24 ore definito come l’intervallo fra due successivi tramonti del Sole, il sistema orario fu denominato “Italico o all’italiana”, dove così definito, l’ora “zero” variava giornalmente sia da luogo a luogo che con il passare delle stagioni; ma all’epoca nessuna relazione tra paesi poteva essere influenzata dalla diversità delle ore registrate nello stesso istante. È da notare che in alcune zone il cambiamento di data slittava al momento dell’Ave Maria, cioè mezz’ora dopo il tramonto, variante denominata “ Italica da campanile (ad uso campane), o italica secondo l’orologio a ruote”.

La moderna organizzazione

Dai primi decenni del 1800, la progressiva industrializzazione nelle città, la diffusione delle comunicazioni all’interno delle regioni italiane a mezzo Poste e Telegrafi, i rapporti internazionali, e in particolare, la progressiva estensione dei trasporti per Ferrovia, resero necessario l’abbandono dell’ora italica e l’adozione, per gli usi civili, di un sistema “all’Europea” (in Italia detto anche alla francese).
Il giorno venne così diviso in 24 ore, con durata definita come l’intervallo di tempo che intercorre fra due passaggi successivi del Sole al meridiano del luogo (giorno solare vero - GSV), e fissato per gli usi civili l’istante “zero” - termine ed inizio – alla mezzanotte: ore comunemente dette “Moderne”.
Anche in tale sistema (come il precedente a ore italiche) ragioni astronomiche rendono variabile la durata del giorno, e convenzioni legali, vincolate all’accettazione da parte degli Stati della suddivisione della Terra in 24 fusi orari, sono la causa di differenti ore locali.
L’Italia, dove vige il Tempo Medio dell’Europa Centrale (TMEC), è inserita nel primo fuso a Est di Greenwich (considerato il meridiano zero per il calcolo delle longitudini).
nel periodo di adozione dell’Ora Legale Estiva (semplicemente Ora Legale) l’Italia entra nel secondo fuso Est.
Per “equare” direttamente l’ora indicata dalle meridiane a TSV con l’ora indicata dagli attuali orologi convenzionali si devono aggiungere, algebricamente, all’ora vera letta sulla meridiana i minuti riportati nelle tavole o grafici denominati: Equazioni Locali del Tempo.
A discrezione, su particolari linee orarie tracciate sul quadro chiamate lemniscate, è possibile leggere direttamente l’ora civile (sono curve a forma di otto generate dall’equazione del tempo).
Oltre a informazioni astronomiche, è una classica caratteristica la possibilità di inserire nei quadranti delle generiche linee di data, come ricorrenze o in particolare come il calendario delle stagioni.

Renzo Righi
Gnomonista a Correggio, RE

SCHEDE TECNICHE

LOCALITA’ Castiglioncello,  LI, str. vicinale delle Spianate
COMMITTENTE fam. Martini Fulvio
LATITUDINE 43°25’13” nord
LONGITUDINE 10°24’52” est
ESPOSIZIONE 54°39’ sud-ovest
CORREZIONE FUSO O COSTANTE LOCALE
- costante Filopanti -
(long. dal merid. centrale del fuso – Etna, in tempo)                             
0h 18m 21s 
PROGETTO E REALIZZAZIONE GNOMONICA Renzo Righi, Correggio, RE
PROGETTO E REALIZAZIONE GRAFICA Maria Luisa Montanari, Castelnovo Sotto, RE
COLLABORATRICE Francesca Martini, Casale del Mare
SUPERFICIE COMPLESSIVA 36 m²
COLORI policromi ai silicati
ANNO 2015

OROLOGIO ITALICO

L’antico sistema italico fissava l’istante ‹0/24› al tramonto del Sole (sistema ancora in uso presso gli ebrei e i musulmani). L’ora viene letta direttamente con il punto d’ombra che si sovrappone alle demarcazioni; e per differenza con la 24esima ora, è possibile avere informazioni sulle ore residue di luce.

Esempio:
se leggiamo ore 22, significa che sono trascorse 22 ore dal tramonto del giorno precedente, di conseguenza mancano 2 ore al tramonto del Sole della giornata in corso (24-22=2). Quindi, si conoscono direttamente le ore di luce residue.

Scheda Tecnica

DATI TECNICI _METRICI
SUPERFICIE piana_verticale
DIMENSIONE 230x230 cm 

GNOMONE
MATERIALE ferro, D.10 mm
TIPO falso stilo
ORTOSTILO sfera D. 2,5 cm, L. 25 cm, piano_centro sfera
ANGOLO SUSTILARE nullo
ANGOLO ELEVAZIONE non vincolante
   
TEMPO INDICATO ore trascorse dal tramonto del giorno precedente
(per differenza a 24 = ore mancanti al tramonto)
   
NUMERAZIONE indo-arabica: dalle 17 alle 24
   
FUNZIONE CALENDARIALE calendario stagionale, ingresso nelle stagioni:
Capricorno (inverno), Ariete (Primavera)
Cancro (Estate), Bilancia (Autunno) 
 
   
LETTURA a punto d’ombra: ore e calendario
   

OROLOGIO LUNARE

L’Epatta di un anno è l’età della Luna al 31 dicembre dell’anno precedente a quello che si considera; oppure - con annotazione astronomica - l’età della Luna al giorno 0 (zero) gennaio (31 dicembre dell’anno precedente).
L’epatta in definitiva è il numero di giorni di cui l'anno solare comune di 365 giorni supera l'anno lunare comune di 354 giorni; così l'epatta del primo anno è 11, differenza tra i giorni dell’anno solare comune e i giorni dell’anno lunare comune.
L’etimologia di epatta è greca-latina e ha il significato di intercalare, aggiungere, il numero si esprime in notazione romana e si trova sui calendari in genere o su almanacchi o lunari.

 
DATI ANGOLO-METRICI  
SUPERFICIE piana-verticale
DIMENSIONE 360x170 cm
   
GNOMONE  
MATERIALE ferro, Ø 10 mm
TIPO polare
   
ORTOSTILO di CALCOLO sfera D. 2.5 cm, L. 25 cm, piano-centro sfera
ANGOLO SUSTILARE 40°46’ antiorario
ANGOLO ELEVAZIONE 24°51’
   
LINEE ORARIE  
TIPO notturne astronomiche
TEMPO INDICATO ora locale
NUMERAZIONE arabica: valori assoluti a Luna Piena
   
FUNZIONE CALENDARIALE linea di data per ricorrenza familiare: 
5 gennaio (nel Segno del Capricorno);
“lunistizi” raggiunti durante il ciclo di
retrogradazioni dei nodi lunari in 
18.66 anni solari (6798.38 gg) 
massime e minime altezze della Luna
sull’orizzonte con decl. ± 28°32'
(linee di data punteggiate)
   
LETTURA a linea d’ombra: ora ed Età della Luna,
a punto d’ombra per le date
   
ASPETTI DELLA LUNA approssimata corrispondenza tra gli aspetti
sul quadro e l’età della Luna (curiosità di un
confronto con la Luna nel cielo)
   
ETÁ DELLA LUNA
(giorno lunare approssimato)
Età = Epatta + giorno del mese + n° dei mesi
da marzo (capomese marzo = 1)
   
ROSA DEI VENTI linee d’azimut: Sud (Ostro), Sud-Ovest
(Libeccio), Ovest (Ponente)


 

ORE LOCALI - ASTRONOMICHE

Oggi l’ora vera locale non coincide con l’ora civile, ma accumula periodici ritardi o anticipi per ragioni astronomiche e convenzioni legali.
Per la località di Castiglioncello, per soddisfare la curiosità di un confronto, si devono sommare o sottrarre all’ora dell’orologio solare, i minuti riportati nella tabellina allegata.
Quando è in vigore l’ora legale estiva, bisogna aggiungere 1 h.
La curva ad otto (lemniscata o meridiana del tempo medio) è l’oraria del mezzogiorno civile, letto nell’istante in cui l’ombra - generata dal nodo sferico - interseca la curva sul tratto corrispondente alla data o alla stagione.
Il punto d’ombra è anche l’indice per la lettura per delle altre informazioni calendariali.

Per una lettura solo indicativa, si riportano i minuti da aggiungere come media mensile:
 
Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic.
27 32 27 18 15 19 24 22 13 4 4 14
Aggiungere 1ora, quando è in vigore l’ora legale estiva.
 
DATI ANGOLO-METRICI  
SUPERFICIE  piana-verticale
DIMENSIONE 230x230 cm
   
GNOMONE  
MATERIALE ferro, D.10 mm
TIPO polare
ORTOSTILO di CALCOLO sfera D. 2.5 cm, L. 25 cm, piano-centro sfera
ANGOLO SUSTILARE 40°46’antiorario
ANGOLO ELEVAZIONE 24°51’
   
LINEE ORARIE  
TIPO classiche alla francese
TEMPO INDICATO ora vera locale e
mezzogiorno civile: curva a otto
NUMERAZIONE romana dalle 10 am alle 7 pm, con tracce
delle mezz’ore sulla linea equinoziale
   
FUNZIONE CALENDARIALE calendario stagionale con i Segni grafici dello
Zodiaco tropico: Capricorno (Inverno)
Ariete e Bilancia (Primavera e Autunno)
Cancro (Estate)
LETTURA a linea d’ombra (ora vera), a punto d’ombra
le altre informazioni
   
CONFRONTO DELL’ORA LOCALE CON IL T.M.E.C.  
(tempo medio Europa Centrale - meridiano
dell’Etna - ora civile italiana)
tabella minuti da aggiungere,
media mensile dell’equazione locale del tempo:
Ora locale + minuti = Ora civile

 
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